Tuesday, July 25, 2006

Sulla Liberta'

La liberta' e' decidere di andare a lavorare tutte le mattine. Decidere che e' ora di alzarsi, mettersi in sesto, fare il caffe' ed andare in ufficio. Ad un ora stabilita, fino a pranzo, per poi tornare al lavoro, fino a sera. Poi si torna a casa e sono libero di mettermi di nuovo al computer. Ma potrei uscire. Magari un altro giorno: lo decido io. E dove andare? A vedere un film, a mangiare e bere fuori, una birra, due, tre sul terrazzo di un bar in centro. Sempre lo stesso e sempre diverso. Senza legami. Liberamente decidere sul che fare. Liberamente?

Liberta' e' 21 giorni di vancanza all'anno. Perche' dobbiamo riposare, finalmente rimediare allo stress della vita quotidiana. In 3 settimane al massimo. Torniamo tutti abbronzati e carichi di foto di ricordi. Viaggio. Nuovi posti, nuova gente. Meravigliosi paesaggi, albe e tramonti, riappropriandoci del nostro tempo, intensamente vivere in due lune. Per riabituarci a stress e ritmi dopo una settimana dal ritorno. Liberamente.

Il lavoro nobilita l'uomo. Sara'. Io a volte preferirei poltrire, girarmi dall'altro lato e affondare la testa nel cuscino. Ci si dovrebbe continuamente riqualificare. Se infatti fossi uno scrittore, musicista, artista, fotografo potrei raccimolare il necessario per vivere. Magari non chiedendo l'elemosina, che anche nel mio concetto di nobilta' non e' ai primi posti, si potrebbe eccellere in un campo, di grano,gratificato da nuovi traguardi, nuovi obiettivi, prospettive diverse. Diverse da una carriera che ho sempro detto essere contro i miei principi, la scalata al successo, alla gerarchia di comando, ad uno stipendio migliore, ad un'automobile piu' grande.

Liberamente scegliere di volare via.




Levitation

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